News perizie calligrafiche

Che cos’è

Gli accertamenti comparativi su manoscritture (firme, testamenti, lettere anonime, eccetera) si basano sui seguenti principi cardine della grafica forense:

a) non esistono due persone che scrivono allo stesso modo;

b) nessuno è in grado di riscrivere il medesimo testo esattamente allo stesso modo;

c) la rilevanza identificativa di ogni elemento, sia esso concorrente ad esprimere un giudizio di identità oppure di esclusione, scaturisce da valutazioni circa la rarità, la complessità, la velocità esecutoria del tratto e la naturalezza con cui l’elemento stesso è realizzato;

 

d) nessuno è in grado di imitare tutte le caratteristiche della grafia di un altra persona e, allo stesso tempo, scrivere alla stessa velocità relativa e con la stessa qualità di tratto;

e) la possibilità di identificare l’unicità di una scrittura dipende dalla qualità e dalla quantità del materiale a disposizione.

COME SI FA

Il metodo adottato per la risposta al presente quesito è quello detto grafonomico che si fonda sull’interpretazione dei segni grafici come rielaborazione di uno o più modelli di riferimento, attualmente in uso presso i Reparti Scientifici di Carabinieri e Polizia.
Particolare attenzione viene posta alla realizzazione sia del singolo carattere sia dei gruppi letterali. In generale, quindi, oltre all’esame delle seguenti caratteristiche:

  • qualità della linea grafica;
  • inclinazione assiale;
  • stacchi e connessioni;
  • comportamento sul rigo base;
  • calibro relativo e spaziatura;
  • pressione;
  • definizione delle lettere;
  • distribuzione sul foglio.

Si analizza la dinamica grafica in cui ogni tratto è valutato come risultato di movimenti in tempi di scrittura.

Le firme, in quanto risultato della personalizzazione massima della scrittura di un individuo, risultano particolarmente utili ai fini comparativi. Tuttavia, maggiore è l’allontanamento dalle forme grafiche standard e l’evoluzione rispetto al corsivo:

  • in realizzazioni spontanee, maggiori sono gli elementi sui quali è possibile fondare un giudizio di identificazione o reiezione circa la riconduzione delle firme in comparazione a un’unica mano scrivente;
  • in realizzazioni simulative, maggiori risultano le possibilità di rilevare variazioni generali e di dettaglio, non riconducibili alla normale variabilità interna del soggetto scrivente;
  • in realizzazioni dissimulative, a fronte di una percentuale elevatissima di lettere vergate con forma volutamente lontana dal tratteggio abituale, si possono ritrovare tracce più o meno estese dalla personalità grafica dello scrivente.

L’estensione e il valore delle impronte dipende dalle condizioni di realizzazione del testo e del grado di evoluzione della scrittura dell’anonimo. Diversamente, in firme vergate con intenti simulativi si ritrovano gli elementi più evidenti caratterizzanti la firma che si intende imitare contestualmente a differenze la cui estensione e valore dipende dalle condizioni di realizzazione della firma, dal grado di compatibilità esistente tra la scrittura dell’imitatore e dell’imitato e dall’evoluzione e personalizzazione della grafia da imitare.

L’individuazione di concordanze o difformità riferite alla conformazione formale e gestuale delle singole lettere e dei gruppi in legatura determina, a seconda del valore di complessità attribuito, la formulazione di un giudizio secondo la seguente terminologia:

Autografia
Emergenze analitiche In assenza di limiti dell’indagine e di difformità fondamentali, valutati i fattori di complessità, decisivi dell’ipotesi che il soggetto considerato abbia tracciato il testo oggetto d’accertamento.
Portata del giudizio E’ il livello più elevato di confidenza espresso dall’esperto il quale non ha riserve ed è certo, sulla base dell’evidenza analitica, che le manoscritture a confronto abbiano la medesima origine.

Autografia probabile
Emergenze analitiche In assenza di difformità fondamentali, forti elementi a supporto dell’ipotesi che il soggetto considerato abbia tracciato il testo oggetto d’accertamento.
Portata del giudizio L’evidenza del dato consente all’esperto di ritenere probabile che le manoscritture a confronto abbiano la stessa origine.

Indicazioni di autografia
Emergenze analitiche In assenza di difformità fondamentali, deboli elementi a supporto dell’ipotesi che il soggetto considerato abbia tracciato il testo.
Portata del giudizio E’ il più basso livello di confidenza espresso dall’esperto al quale l’evidenza analitica suggerisce che le manoscritture a confronto possano avere la medesima origine.

Nessuna conclusione
Emergenze analitiche Limitazioni qualitative dei materiali grafici da identificare o in comparazione o assenza di termini omogenei a confronto.
Portata del giudizio E’ il punto zero della scala di confidenza. L’evidenza analitica non consente all’esperto di pervenire ad alcuna conclusione.

Indicazioni di etero grafia
Emergenze analitiche Deboli elementi a supporto dell’ipotesi che il soggetto considerato non abbia tracciato il testo oggetto d’accertamento; possono essere presenti analogie.
Portata del giudizio E’ il più basso livello di confidenza espresso dall’esperto al quale l’evidenza analitica suggerisce che le manoscritture a confronto possano avere differente origine.

Probabile eterografia
Emergenze analitiche Forti elementi a supporto dell’ipotesi che il soggetto non abbia tracciato il testo oggetto d’accertamento; possono essere presenti analogie.
Portata del giudizio L’evidenza del dato consente all’esperto di ritenere probabile che le manoscritture a confronto abbiano una diversa origine.

Eterografia
Emergenze analitiche In assenza di limiti all’indagine, rilevate difformità fondamentali, decisivi elementi a supporto dell’ipotesi che il soggetto considerato non abbia tracciato il testo d’accertamento; possono essere presenti analogie.
Portata del giudizio E’ il livello più elevato di confidenza espresso dall’esperto il quale non ha riserve ed è certo, sulla base dell’evidenza analitica, che le manoscritture a confronto abbiano una differente origine.

CHI

Per effettuare perizie calligrafiche o grafiche con valore legale è necessario rivolgersi a un perito calligrafico o grafico che certifichi l’autenticità del documento, della firma o della manoscrittura in accertamento.

Il perito calligrafico o grafico deve essere in possesso di diploma o laurea in materia, oppure avere esperienza maturata presso i reparti scientifici di Carabinieri o Polizia.

Le categorie che più spesso necessitano del supporto di questa figura tecnica sono Giudici, Procuratori, Notai e Avvocati.